CULTURA ED ECONOMIA

La ceramica

La metallurgia

La lavorazione su osso e corno

L'industria litica

La tessitura

L'agricoltura

L'allevamento, la caccia e la raccolta

La vita sociale, i culti e le sepolture

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L'AGRICOLTURA

L'ambiente naturale fu notevolmente modificato dagli uomini che vissero nell'Età del Bronzo: per coltivare i campi e allevare il bestiame fu necessario infatti disboscare ampie aree da trasformare in superfici coltivabili. Gli alberi erano tagliati con speciali strumenti in pietra come le accette, di cui sono stati trovati i frammenti. Dopo aver disboscato un'area, la legna veniva bruciata per ricavare concime, i terreni erano dissodati con zappe-picconi in corno di cervo e anche usando l'aratro trainato da buoi.

Come si costruiva un'accetta in pietra:
a) Il ciottolo scelto era lavorato con un pesante percussore.
b) In un secondo momento si livellavano le scheggiature con un fine picchiettamento.
c) Lo strumento si affilava strofinando la parte del taglio contro una piastra che funzionava da lima.
d) L'accetta era montata su un manico di legno a cui era legata con fibre vegetali o strisce di pelle animal
e.

I campi intorno al villaggio erano coltivati in gran parte a cereali, quali l'orzo, il grano, la segale e il farro. Al momento del raccolto le spighe erano tagliate con falcetti costruiti con un supporto in legno o corno in cui si incastravano denti in selce scheggiata. I cereali erano consumati direttamente dopo una lunga cottura in acqua, oppure potevano essere macinati per ricavarne farina con cui preparare focacce da cuocere sul fuoco.
Erano coltivati anche legumi come la cicerchia e la fava e inoltre sembra fosse presente anche il lino.

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