DALLA  PRIMA MACCHINA A VAPORE DI WATT ALLE LOCOMOBILI


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 La prima macchina a vapore di J. Watt, evoluzione di quella di Newcomen, era una pompa al servizio delle miniere: la sua struttura era fissa e costruita in mattoni, finché a qualcuno venne la "geniale" idea di applicare il motore su una struttura mobile, o meglio, "locomobile".

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Un francese riuscì a capire come poteva sfruttare la potenza della macchina a vapore creando un carro che era spinto dal vapore: il capitano d'artiglieria Nicola Giuseppe Cugnot, studiando la macchina a vapore di Watt, riuscì a costruire un modellino in scala 1:2 del primo carro a vapore del mondo (Fardier). Nel 1771 si vide girare (ma per pochissimo tempo!) per le strade di Parigi; viaggiava a 6,3 km/h con 4 persone a bordo, ma dopo 15 minuti di marcia bisognava fermarsi, ravvivare il fuoco ed aspettare un po' perché si producesse nuovo vapore.
Si voleva costruire un trattore stradale per il traino dei cannoni, dato che stavano evolvendosi anch'essi ed erano diventati veramente pesanti. Nel 1770 il Ministero della Guerra francese approvò il progetto del Cugnot e fece stanziare i dovuti fondi per la sua realizzazione.

UNA RAPIDA EVOLUZIONE


1784 - modello di carro a vapore di William Murdoch
  1801 - R. Trevithick costruì una specie di locomotiva stradale, stavolta in scala 1 : 1, che fu chiamata (ma più tardi) la "Camborne Common Road Locomotive". Questa trasportò per le strade di Camborne, in salita, ben otto persone, aggrappate alla macchina, anche in maniera pericolosa, alla velocità di 6 km/h.

1804 - La prima locomotiva su strada ferrata, sempre di  R. Trevithick, chiamata ufficialmente Tram engine trainò un treno di 26 tonn. a 8 km/h. Purtroppo essa pesava quasi 6 tonnellate, troppe per rotaie previste per dei carri del peso complessivo di una tonnellata; perciò le rotaie si rompevano facilmente: ma fu l'inizio della grande rivoluzione dei trasporti ferroviari.

Alcune curiosità e cenni sull'evoluzione verso l'automobile