attivita' didattiche
Schede utilizzate per le esercitazioni di descrizione di reperti in aula didattica a Montale

(in formato .pdf)


oggetti in metallo

oggetti in ceramica
oggetti in osso
oggetti in corno
oggetti in pietra
semi
Parte retro delle schede
piante della capanna
Esempi di schede compilate in aula didattica a Montale

oggetto in ceramica
oggetto in metallo
oggetto in pietra
oggetto in corno
Visita il
Parco Archeologico di Montale (Mo)

USCITA DIDATTICA A MONTALE

A Montale (MO) è stato realizzato un Parco Archeologico relativo all'Età del Bronzo, con ricostruzioni a grandezza naturale di Terramare. Le abitazioni terramaricole sono state ricostruite da esperti archeologi grazie ai resti ritrovati dagli scavi di un villaggio.
Le Terramare erano villaggi databili fra il 1650 e il 1170 a.C., circondati da un terrapieno con un fossato esterno. Si suppone fossero villaggi di forma quadrangolare, la cui ampiezza variava da uno a due ettari. I villaggi racchiudevano circa venti capanne per un totale massimo di circa 150 abitanti. Le case erano disposte ordinatamente ed erano costruite su piattaforme rialzate, sostenute da pali, per isolare le capanne dall'umidità. Frequentemente gli abitanti dei villaggi ricostruivano le capanne a causa degli eventi atmosferici che influenzavano il lento cedimento delle strutture.
Durante il percorso, due archeologi ci hanno descritto come era organizzato il villaggio e abbiamo potuto verificare la diversa tipologia della capanna abitata dal capo del villaggio e di quella abitata dal semplice terramaricolo: la differenza evidente stava nella presenza di uno spazio dove il capo si riuniva con i guerrieri del villaggio e dove erano posizionati il trono e le armi del capo. In ogni capanna era presente un forno, il talamo, il telaio, il magazzino sopraelevato e lo spazio riservato ai lavori artigianali (attrezzi agricoli, armi e stoviglie).
Un altro ambiente, che abbiamo visitato durante l'itinerario, ci ha permesso di constatare la stratificazione del terreno, ovvero "sfogliare" il terreno dall'alto verso il basso, come per leggere un grande libro, che racconta un viaggio a ritroso nel tempo: lo strato più superficiale corrisponde al periodo più recente, lo strato più profondo corrisponde al periodo più antico. Nello stesso ambiente abbiamo notato il posizionamento in obliquo dei pali: questo permetteva di distendere con minor fatica i resti della capanna, dopo un eventuale incendio.
A completare la visita del sito, abbiamo effettuato un'esercitazione pratica nell'aula didattica predisposta. Ci hanno assegnato schede di reperti da completare, (vedi elenco schede a fianco) che richiedevano la descrizione di alcuni oggetti, ritrovati durante gli scavi archeologici; le loro caratteristiche venivano ricavate dal confronto con materiale informativo posizionato su pannelli.
Una volta completata la schedatura ci è stato mostrato un esempio di fusione con lo stagno, da cui è stato ricavato un pugnale.
Grazie a questo percorso abbiamo approfondito le nostre conoscenze sull'archeologia e ci è stato utile per il laboratorio "Archeo in Web" legato agli scavi archeologici che si stanno svolgendo nel nostro territorio.

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