CORSO SUL CINEMA

introduzione al linguaggio filmico

2010 - A cura di Luciano Piazza, con la collaborazione di Silvia Lombardi
Approfondimenti su Wikipedia: il regista, il film
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I MOVIMENTI DI MACCHINA
lo zoom o carrellata ottica

tratto da: “Ombre rosse” (John Ford, 1939)
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In questa lunga sequenza c’è un’inquadratura in cui la mdp, e con essa lo spettatore, compie un movimento vertiginoso di avvicinamento verso il personaggio, incontrato qui per la prima volta, fino a costruire un primo piano sul suo viso. Il movimento di macchina è talmente veloce che sarebbe stato estremamente difficoltoso, a quei tempi, farlo fare alla mdp; Ford mette in atto la tecnica dello zoom o carrellata ottica, che è un movimento di macchina apparente, illusorio, ottenuto con un intervento diretto sull’obiettivo della mdp e riguarda quindi la dimensione fotografica della mdp stessa. Lo zoom in avanti, come in questo caso, svolge una funzione di evidenziazione e di sottolineatura di un elemento della scena.

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Ritorniamo a “Ombre Rosse” che, come dicevamo, ci presenta ricchezza di tecniche, di immagini innovative e di movimenti di macchina essenziali usati con molta consapevolezza e precisione. La sequenza osservata è tratta dalla parte iniziale del film, quando lo spettatore fa conoscenza di The Ringo Kid, il personaggio principale interpretato da John Wayne.
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