CORSO SUL CINEMA

introduzione al linguaggio filmico

2010 - A cura di Luciano Piazza, con la collaborazione di Silvia Lombardi
Approfondimenti su Wikipedia: il regista, il film
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I MOVIMENTI DI MACCHINA
la carrellata; l'alternanza con il trasparente

tratto da: “Ombre rosse” (John Ford, 1939)
Non è difficile accorgersi che nella sequenza si alternano inquadrature in cui il movimento è effettivo, cioè è quello della mdp che si muove insieme agli oggetti nello spazio, a inquadrature in cui il movimento è soltanto un’illusione. Troviamo quindi una sorta di coesistenza di un’estetica assolutamente nuova, quella del carrello, e di un’estetica molto vecchia, quella del trasparente, utilizzata nelle inquadrature più ravvicinate che avrebbero comportato notevoli difficoltà di realizzazione. Queste riprese sono state fatte all’interno di un teatro di posa con la diligenza ferma e i personaggi che fanno finta di essere sopra la diligenza in movimento. Tale illusione è data dall’immagine in movimento proiettata sullo schermo cinematografico posto sullo sfondo del set finto, che non è più quello allestito nel deserto. Ovviamente le riprese dello sfondo sono state realizzate in precedenza, utilizzando la mdp posta sull’automobile ma senza la diligenza. Il montaggio poi fa in modo che lo spettatore percepisca la scena con la necessaria continuità narrativa spazio-temporale.
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Nel filmato la mdp viene montata su un’automobile che corre velocemente, inseguendo la veloce diligenza in fuga, nel deserto della Monument Valley; forse è la prima spettacolare carrellata della storia del Cinema. È sicuramente interessante osservare un’altra modalità di costruzione del movimento che è profondamente diversa dalla grande innovazione rappresentata dall’automobile che sfreccia nel deserto.
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Ora introduciamo un nuovo tipo di movimento di macchina, la carrellata, in cui la macchina stessa, posizionata su ruote o su rotaie, può cambiare fisicamente la sua posizione e muoversi all’interno del set, in genere per seguire il movimento di un personaggio o di un veicolo. Tale tecnica ha permesso un evidente miglioramento delle tecniche di mobilità dell’inquadratura da quando la mdp era diventata meno ingombrante e più trasportabile. Il primo a usare questo tipo di mezzo fu David Griffith, il grande regista caposcuola hollywoodiano degli anni ’10 del secolo scorso, ma sicuramente un grande interprete di questa possibilità di far muovere la macchina nello spazio su ruote e rotaie fu lo stesso John Ford, che in “Ombre Rosse”, sperimentò una serie di nuovi movimenti di macchina.
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