CORSO SUL CINEMA

introduzione al linguaggio filmico

“L’incidente di Mary Jane” (George Albert Smith, 1903)
2010 - A cura di Luciano Piazza, con la collaborazione di Silvia Lombardi
Approfondimenti su Wikipedia: il regista, il film
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IL CINEMA DELLE ORIGINI
una scena, tante inquadrature

In questo filmino si ritrova ancora l’avvicinamento del punto di vista come nel precedente, anche questo senza giustificazione interna, ma solo per far vedere meglio ciò che accade. Si noti che il personaggio di Mary Jane, come si faceva fino allora in teatro, è interpretato da un uomo, che ammiccando al pubblico, crea una situazione umoristica.

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Il filmino, relativamente lungo e articolato in numerose inquadrature, tutte oggettive, inizia con un campo totale in cui vediamo, ad una distanza marcata, l’ambiente e il personaggio. Nella successiva inquadratura c’è un punto di vista ravvicinato di Mary Jane, inquadrata dalla cintola in su, per far vedere nei dettagli ciò che sta facendo, i suoi atteggiamenti, inducendo lo spettatore a concentrarsi sulla sua trasformazione che è in corso (arriverà poi al totale smembramento finale).

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Un successivo ritorno ad un’inquadratura distanziata  mostra, in modo ancor più distaccato, il proseguimento dell’azione. Questa alternanza di inquadratura, ottenuta attraverso il montaggio,  imprime anche un ritmo che rompe la staticità della narrazione che è incentrata su un’unica scena e un unico personaggio.

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